Favoriti Giro d’Italia 2018, Maglia Azzurra: giochi ancori aperti alle spalle di Yates
Rimane apertissima la lotta per la Maglia Azzurra al Giro d’Italia 2018. Le prime due settimane di corsa non sono servite a stabilire delle gerarchie nella graduatoria che premia il miglior scalatore, rimandando ogni verdetto alle Alpi. In una corsa spesso tatticamente bloccata dall’alto ritmo imposto dalle squadre degli uomini di classifica, saranno le giornate più dure a decretare il vero re delle montagne. Tre tappe durissime in cui i punti in palio sono talmente tanti che tutto è ancora possibile, con la possibilità anche di ribaltare quanto successo sinora.
Favoriti Maglia Azzurra Giro d’Italia 2018
Nelle prime due settimane la Maglia Azzurra è stata quasi sempre sulle spalle della Mitchelton-Scott. Dopo la breve parentesi israeliana, che ha permesso a Enrico Barbin (Bardiani-CSF) di indossare il simbolo del primato fino alla Sicilia, la classifica del miglior scalatore è stata dominata dai corridori della formazione australiana. Esteban Chaves è balzato in testa alla graduatoria con la vittoria sull’Etna, Simon Yates se n’è successivamente impossessato con la vittoria sul Gran Sasso. Da allora la Maglia Azzurra è rimasta saldamente al britannico, che l’ha “prestata” al compagno di squadra colombiano per indossare la rosa. Questo sinora ieri, perché nella cronometro il compito spetterà a Giulio Ciccone (Bardiani-CSF), diventato secondo in classifica grazie ai punti raccolti lungo le salite verso Sappada.
La graduatoria attuale vede dunque il vincitore di tre tappe in questo Giro a quota 91, seguito dal classe ’94 a 52 punti. Dei due l’unico a puntare veramente all’obiettivo sarà l’italiano, come ha lui stesso ammesso dopo la quindicesima tappa. Il britannico invece potrebbe ritrovarsi davanti semplicemente sfruttando gli arrivi in salita, che trattandosi di tre prima categoria possono assegnare fino a 105 punti. Se l’arrivo a Pratonevoso sembra perfetto per permettere agli uomini di classifica di controllare la corsa prima dell’ultima ascesa, lo stesso non si può dire della diciannovesima tappa. Prima dello Jaffreau infatti la carovana passerà sul Colle del Lys (seconda categoria), sul Colle delle Finestre, che essendo Cima Coppi assegna 45 punti a chi la domerà, e sul Sestrière (terza categoria), per un bottino potenziale di 67 punti, escludendo appunto il prima categoria finale. I conti finali si faranno nell’ultima frazione con delle salite, la Susa-Cervinia, con i tre prima categoria che valgono fino a 105 punti.
La situazione attuale nella classifica del miglior scalatore vede un dominio degli uomini di classifica, eccezion fatta per Ciccone. Alle spalle dei due corridori citati in precedenza si trovano infatti il “nobile decaduto” Esteban Chaves a 47 punti, Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 46, Chris Froome (Team Sky) e Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) a 36. Il colombiano, sempre che ritrovi una gamba competitiva, sarà presumibilmente obbligato al compito tattico di assistere la Maglia Rosa, venendo costretto a rinunciare al possibile inseguimento. Non è però da escludere che la Mitchelton-Scott gli permetta di andare in avanscoperta nelle ultime due tappe di montagna per provare a prendere la Maglia Azzurra, per poi mettersi a disposizione del proprio capitano sulle ultime rampe. Tutto dipenderà comunque dalla condizione del vincitore del Giro di Lombardia 2016, in netta crisi nella seconda settimana. Per quanto riguarda gli uomini di classifica, non sarà semplice recuperare più di 40 lunghezze su Yates potendo contare solo sugli arrivi finali, soprattutto se le fughe dovessero andare in porto.
Più facile quindi che possa provare il colpaccio uno dei corridori lontani nella generale, ma che in queste prime settimane hanno comunque mostrato interesse. Fausto Masnada (Androni-Sidermec-Bottecchia) ha già raccolto 35 punti e potrebbe volersi testare sulle montagne più dure, mentre Valerio Conti (UAE Team Emirates) è a 33, ma ha già dimostrato di saper dire la sua su pendenze impegnative, soprattutto adesso che non avrà più alcun ruolo di gregariato, potrebbe avere molte più possibilità.
Potrebbe provare a giocarsi questo traguardo anche la AG2R La Mondiale, che con Matteo Montaguti, Mickaël Cherel e Nico Denz, ha tre corridori offensivi e già in classifica, rispettivamente con 29, 20 e 14 punti. Se Froome dovesse sentirsi in difficoltà nell’ultima settimana, oppure anche per cercare di scardinare la corsa con azioni a sorpresa, potrebbe dare via libera a uno dei suoi gregari al Team Sky per provare l’obiettivo secondario, già raggiunto dal Landa nel 2017 e Nieve nel 2016. I papabili in questo caso sono Wout Poels e Sergio Henao, oltre a un De La Cruz parso però poco brillante.
Infine, sono tanti i corridori che hanno iniziato la Corsa Rosa con ambizioni di classifica, ma hanno già dovuto rivedere le proprie priorità. Oltre al già citato Chaves, il grande nome è Fabio Aru (UAE Team Emirates), che dopo l’agonia sullo Zoncolan è definitivamente naufragato sulle salite verso Sappada. Il sardo è noto nell’ambiente per il carattere tenace, e potrebbe spostare su una vittoria di tappa e la Maglia Azzurra il proprio mirino. Servono però grandi gambe per l’impresa e bisogna vedere come (e se) riesce a riprendersi dopo il giorno di riposo.
Decisamente deludente fin qui anche il Giro d’Italia di Louis Meintjes (Dimension Data), presentatosi con l’ambizione di entrare nella top ten dopo due ottavi posti al Tour de France e mai protagonista. Per il sudafricano la classifica scalatori pare essere ormai l’unico obiettivo alla portata, in una corsa finora disastrosa. Si può considerare fuori classifica ormai Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), che a quasi dieci minuti da Yates potrebbe avere lo spazio per andare in fuga. Il veneto, al contrario dei corridori appena citati, ha dimostrato di avere una buona gamba e potrebbe provare a imporsi sulle salite più dure. Possibilità interessanti anche per Mike Woods (EF-Drapac), che ieri ha dimostrato di preferire una corsa d’attacco per farsi notare piuttosto che aspettare l’ultima salita. Questo significa partire da lontano e possibilmente passare con i primi sui GPM, con un obiettivo che potrebbe costruirsi strada facendo.
Meritano una menzione anche Gianluca Brambilla e Jarlinson Pantano, che in una Trek-Segafredo ormai senza capitani devono trovare un modo per rilanciare la partecipazione della loro formazione a questo Giro d’Italia corso (finora) in maniera anonima. Sulla carta avranno ruoli di gregariato per i propri capitano, dovendo dunque sacrificare le proprie ambizioni, ma uomini come Giovanni Visconti (Bahrain-Merida) e Luis Leon Sanchez (Astana), sono sempre pericolosi in questa prospettiva se dovessero centrare la fuga giusta, così come Darwin Atapuma (UAE Team Emirates), Alessandro De Marchi (BMC) e Robert Gesink (LottoNL-Jumbo), esperti cacciatori di tappe che potrebbero avere doppio obiettivo se la strada li favorirà.
Borsino Favoriti Maglia Azzurra Giro d’Italia
***** ▲ Simon Yates
**** Giulio Ciccone, ▲ Fausto Masnada
*** ▲ Valerio Conti, ▲ Davide Formolo, ▼ Miguel Angel Lopez
** ▲ Richard Carapaz, ▲Chris Froome, Thibaut Pinot, ▲Domenico Pozzovivo,
* ▼ Fabio Aru, ▲ Matteo Montaguti, Robert Gesink, ▲ Wout Poels, ▲ Mike Woods
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